ACQUA, FUOCO E PIANTE

ACQUA, FUOCO E PIANTE

La tradizione vuole che il 23 giugno si vada in campagna o nei boschi, camminando a piedi nudi sull’erba, a raccogliere erbe aromatiche, piante spontanee e fiori…e perché no, anche nel tuo angolo verde di casa se le coltivi!

Ancora oggi questo particolare momento legato alla tradizione viene considerato il miglior momento dell’anno per raccogliere alcune erbe.

In questi giorni molto speciali coincidono due eventi: la festa di San Giovanni Battista e il solstizio d’estate. Si usa celebrarli con l’accensione di fuochi simbolicamente segno di purificazione e rinascita e con la preparazione di una preziosa acqua.

Non c’è nulla di più bello che contribuire a portare avanti antiche tradizioni partendo dalla coltivazione delle erbe di San Giovanni anche nei nostri spazi verdi di casa!

Da dove nasce quest’usanza?

Fin dall’antichità le notti che precedono il solstizio d’estate sono considerate magiche, dove la tradizione Cristiana e quella Pagana si fondo parlando in due linguaggi differenti degli stessi affascianti avvenimenti di quei giorni. Cose straordinarie accadono tra il 20 e il 24 Giugno dove la luce del sole tocca la sua massima presenza durante il giorno. Questo evento astronomico ha rappresentato per moltissime popolazioni antiche il potere del dio Sole sulla notte, capace di conferire proprietà magiche al fuoco e alla rugiada e anche alle nostre amatissime piante. 

Secondo gli antichi popoli l’unione del sole e della luna, era in grado di donare alle piante proprietà uniche, infatti le erbe raccolte nella notte del 23 Giugno, avrebbero un potere unico, grazie agli influssi astrali e alla rugiada benedetta di San Giovanni.

In tante città italiane la festa di San Giovanni è molto sentita e viene celebrata con funzioni religiose e rievocazioni storiche. I falò che ancora oggi in alcune località si accendono durante la notte di San Giovanni sono legati a quella che una volta era “la notte delle streghe”. Il fuoco ha simbolicamente una funzione di rinascita e di purificazione, nel falò si usa bruciare il mazzetto delle erbe raccolte l’anno precedente che hanno protetto la casa, appese in un luogo scelto.

Quali sono le erbe da raccogliere?

Sono moltissime e tutte presenti in modo diverso su svariati territori, molte di loro sono coltivabili in vaso e tenute sempre a portata di mano per essere usate in diversi modi. Tra le più conosciute troviamo sicuramente l’Iperico, detto proprio “erba di San Giovanni” o “scacciadiavoli”, secondo la tradizione attaccarlo fuori dalla porta proteggerebbe infatti  dalle sventure, è anche un potentissimo rimedio usato in fitoterapia.

Il rosmarino, presentissimo nei giardini e in vaso,  terrebbe lontane cattiveria e invidia, la lavanda, da sempre protegge la biancheria e  tutti i componenti della famiglia. La salvia, amatissima in cucina, profuma e allieta con il suo verde unico proteggendo la casa dalla malvagia del mondo. 

La menta, purifica e garantisce lunga vita, mentre la felce, assicurerebbe buoni guadagni.  L’artemisia protegge dai fulmini e dalle malattie e si trova in abbondanza nei boschi fuori dalle città.

Ruta e aglio, verbena, calendula e camomilla completano le erbe più importanti che danno il meglio di loro in questo periodo dell’anno.

Sicuramente il rito propiziatorio non è una cosa dei nostri tempi ma comporre un mazzo di fiori e di erbe profumate rimane un gesto delizioso ed appagante! Rallegrerà la casa e rallegrerà noi che andiamo a raccogliere fiori o scegliamo di coltivarli, riscoprendo un’antica tradizione.

Vediamo allora insieme come preparare acqua e fuoco.

Il Mazzetto di San Giovanni

Anche tu puoi creare il tuo mazzetto di erbe da bruciare nel fuoco la notte di San Giovanni, è una tradizione antica bellissima da portare avanti anche ai giorni nostri che ci da l'occasione di imparare a conoscere le erbe del nostro territorio. Un elenco univoco non esiste, le varianti sono moltissime, dalle diverse fioriture che ogni territorio offre al tuo gusto personale. Ogni fiore e ogni erba hanno un significato simbolico e particolari proprietà.

Durante i fuochi di San Giovanni brucia le erbe officinali essiccate che hai raccolto l’anno precedente. Da questa notte in poi puoi raccogliere le nuove erbe per poterle conservare come rimedi naturali utili durante tutto il corso del nuovo anno o appendendo un mazzetto da essiccare come protezione della casa.

Con il solstizio d’estate anche la natura raggiunge il suo massimo splendore ed è proprio in questo momento che si raccolgono le erbe per il nuovo mazzetto.

Come preparare l’acqua di San Giovanni

Immergi il raccolto delle erbe in una brocca con dell’acqua ed esponilo all’aperto, sotto la luce della luna, durante la notte tra il 23 e il 24 giugno. Quando arriva il giorno usa l’acqua di San Giovanni per lavarti le mani e la faccia in segno di rinnovamento e con l’obiettivo di propiziare l’inizio di un nuova stagione.

Buona estate a tutti!

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